Ciò che sono.
Sono il ricordo del profumo di quel fiore,
piccolo e striminzito, che passava le giornate
a resistere al vento della sera.
Sono quella ciocca dorata che risplendeva al sole,
ingenua e innocente, inconsapevole del suo
imminente cambiamento.
Sono quella palla usurata dal tempo, che
passava i pomeriggi a rotolare contesa tra
bambini vivaci.
Sono quello schiaffo, che con amorevole
violenza voleva insegnarmi la vita.
Sono quel giorno di pioggia, passato a
guardare i lampi dalla finestra, alla ricerca
di una verità che fosse più di una spiegazione.
Sono quel bacio mai dato, che mi ha fatto apprezzare
tutti quelli concessi in seguito.
Sono quel cuore spezzato, che ha continuato
per anni a farsi del male, perché non aveva
la pazienza di aspettare.
Sono quel sorriso al sole, intrigante, femminile,
malizioso e seducente, così perfetto da scolpirsi
nella mia memoria.
Sono quella carezza dopo una notte d'Amore,
naturale, spontanea, fugace e indelebile
allo stesso tempo.
Sono quella delusione cocente, che si
prova quando non si hanno più certezze.
Sono quel gruppo di amici che si incontra
per il semplice piacere di stare insieme,
per condividere un'idea, una risata,
un amore improvviso.
Sono tutto ciò e molto di più,
ed ogni secondo che passa
cambio, muto, mi trasformo,
nella consapevolezza che ciò
che sono è dato da quel che
è stato, quel che è e quel che sarà.