Cirri e voli

S’alzassi la mano
a toccare quei cirri
dissolvere forme e colori
vorrei
e d’altre ne inventerei
Quella nube 
che bianca disegna
quel cielo
‐ in sembianza d’ariete
aggiustata – 
afferrerei, e su essa
dal vento d’oriente domata 
a guardare dall’alto l’abisso
ridente di luce suprema
m’involerei.