CLIX

Sette vite ritrovo accanto a me
spezzate, inzuppate del loro sangue
innocente; dall’or lo cor mi langue
e mente mai scosta nefanda trame.

Ma qui non sono a raccontare di me
né di mia casa che sciagura estingue
ma di due anime di bontate pingue
ch’an vinto trame, nefandezza e fame.

Dello  zio Gianni dico e zia Sisina
e reco di loro a voi ambasceria:
Sono sfuggiti a disumano eccidio,

scampati, pure, ad un vile incendio,
hanno perduto casa e pur cascina
compreso vacche e tori e masseria.