Poesia
CLXXVIII
In mezzo a due filari d'alti tigli
diparte ampia strada pianeggiante
di pietra calcarea biancheggiante
che mena a gradini ampi e vermigli.
Partonsi a lato due folti cespugli
dal fusto e dal fogliame verdeggiante
che al loco danno tono esilarante;
torno sprigiona odor labili gigli.
Io son tremore tutto quant'intero
giacchè mi trovo in quel post'austero
che dire non saprei per qual mistero.
Stretto per tremore al battistero
m'accorgo sol'allor e parmi non vero
d'essere in chiesa ai piè di un monastero.