COLORARE L’ANIMA
Come fa la notte a colorare l’anima?
Eppur per sua natura è scura
tranne quando sequestra la luna.
La zittisce, lungo i tondi la ritaglia
e la incolla dove il cielo raccomanda.
Poi la stacca, falce o palla la riprende,
l’accarezza, la plasma, l’ammaestra
e la spreme contro l’offuscata volta
perché succo d’una luce se ne ottenga.
E allora, come fa la luna a colorare l’anima?
Eppur per sua natura è luce riflessa
tranne quando sequestra il mare
o di un suo spicchio s’accontenta
e lo incolla dove nascono gli amori.
Bagna l’acqua, calda o fredda la pareggia,
la dispiega, l’addolcisce, la inganna
e da riva all’orizzonte la percorre
perché incanto alla vista se ne ottenga.
E quindi, come fa il mare a colorare l’anima?
Sssss…….vi prego!
Lasciamolo fare, all’identica maniera
di come nella vita ci si innamora.
A che serve chiedersi il perché?
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Anno di stesura 2010
Poesia pubblicata nell'Antologia "Versi Diversi” XII Edizione.