Colori d'interni

Gala di sole 
suona strane corde 
Non già non già
il fuori gracida silenzio:
per quegli attimi di intonaci rossi 
galleggio nel tepore, nello stagno

Quanto! il sospeso 
mi dà brio di fronda 
sotto l’ombra di cime
nel sentire il nervo preciso
che m’innesta, da un capo all’altro
di un crinale d’amnio
Ovattato cingolo delle ossa
verso la sera 
alleggerendo veli di paure
per quel che non è stato 
mentre col viola 
cominciano le stelle