Come libro che ha trovato il suo autore
Ho cercato mille modi per non chiamarti
e le parole son rimaste mute
come pensiline alla fermata del tram
sotto la pioggia
in attesa d'un tempo sospeso
e di lacrime asciutte.
Ho studiato mille nodi per trattenerti
ma ogni laccio è divenuto cenere
come fermaglio tra labbra lascive
che cadono sulla notte
e note grevi
su spartiti di limoni acerbi.
Ho respirato il profumo dei tuoi orgasmi
tra lenzuola diventate opache
nell'indolenza delle mie allitterazioni
e sarcasmi d'autore
come piaghe aperte
quando il mio cuore è orfano di te.
Ho scritto il tuo nome a chiare lettere
sulle pareti della mia anima
innamorandomi del loro eco
e dell'armonia delle tue pagine
come libro che ha trovato il suo autore
nell'immortalità di ogni attimo vissuto insieme.