Come stai?

Un soffio di vento sussurra tra le foglie,
una domanda leggera che si posa sul cuore.
"Come stai?"

Parole semplici, quasi banali,
eppure capaci di racchiudere un mondo intero.
Un invito a fermarsi, a riflettere,
a scavare dentro di sé.

Come sto? Sto bene, grazie.
Ma la risposta è solo un frammento,
una superficie liscia che nasconde profondità insondabili.

Come sto davvero?
Sono felice, triste, arrabbiato, spaventato?
Sono mille emozioni che si mescolano,
un turbinio di sentimenti che mi definisce.

Come sto? Sto crescendo, sto imparando, sto cambiando.
Sono un fiume in continua evoluzione,
un flusso incessante di vita.

Come sto? Sto cercando, sto sognando, sto sperando.
Sono un essere umano, pieno di contraddizioni e di mistero.

"Come stai?" Non c'è una risposta facile.
Ma è bello che qualcuno me lo chieda,
che si prenda cura di me,
che voglia conoscere il mio mondo interiore.

Perché in fondo, è proprio questo che conta:
la connessione, l'empatia, la condivisione.
E allora, come sto? Sto bene, perché non sono solo.