Scrivo,
raccogliendomi in sillabe d'aria
portate al cuore dal vento,
e là mi trovo
lontano dal tempo,
in distanze di giudizi
e d'esilio d'abbracci,
desiderio innato
d'un'ansia comune
e d'unità di solitudini.
Così attiro il mondo
attorno a me
fino a diventarne
attore di riserva,
nel mio pensare alla vita
una voglia infinita di sbagli.
Là rimango sul greto
della mia volontà,
compagno del mio tramonto
nel piacere di un domani all'addiaccio.
.
Cesare Moceo 69N di Cefalù poet‐ambassador @ t.d.r
30 aprile 2023
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Tutti sappiamo mantenere un segreto,forse;ma non come un bambino appena nato.