Con lo sguardo che si allarga e che sale
Immagino il tempo
come un vecchio barbuto
dagli occhi in cui scorre
un film muto,
confuso tra il vissuto
e la realtà sognata
o lo immagino
come un bassorilievo
su pietra bianca,
che raffigura albe e tramonti,
lune e comete,
e un cavaliere
con il suo cavallo alato.
Immagino il tempo anche
come un manoscritto antico,
che racchiude una storia segreta,
accessibile solo a chi
accetterà di leggerla fino alla fine,
continuando nella pioggia
e nel fango,
nel pentimento
e nel soffio del vento
di ogni stagione,
continuando a guardare
con lo sguardo che si allarga
e che sale.