Consolazioni

Comincio a sentire flebile
la voce dell'anima
quasi appena udibile
dentro le mie angosce.
Là mi costringo solitario
a rimanere fermo nel mio presente,
tra gli urli di quei tormenti
che rinchiudono a doppia mandata
nel gelo delle fiamme del mondo,
trascinando l'umanità
nei più profondi abissi,
lontano dalla Luce.
E mi rimane solo e soltanto
la speranza di potermi abbracciare
ancora alle volontà del Padre mio,
a quel Paradiso che sprigiona in me
la mite fede del vivere.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo quasi 71n poet‐ambassador t.d.r.