Contenerti

non posso
che essere
io
il tuo rifugio
e tu il “rifugiato”

t’intreccio
del contenerti
in  possesso
libero

lo sanno le tue mani
e abitano un varco
tra i miei sensi
lo sa la tua lingua
e s’è circondata
della mia bocca

per lo stesso assioma
le tue gambe
tra le mie
vanno a cercare il buio
i tuoi pensieri
reconditi
si  avvolgono
dell’intimo
mio gusto

è così
che cadi
nelle mie rive
a solcarne
i flutti