Cosa ti porto

Cosa ti porto, dimmi... un mentre
e quando vuoi apro il cerchio degli elementi
‒ ti vivo nel sempre di equinozi? (Ti) aspiro, nutro
ossature di attese, il lucido delle forbici

cambio il vizio del pendolo
conto quanti giri in uno spicchio
se ho l’ora di te, in bocca: parto

ponendo fine all’increato
insensato ‒ al bianco cristallo
del giocar d’inerzia