Credevo fosse la nebbia

Tacita era scesa
e anche il passero s'ammutolì
sul ciliegio ormai scarnito.
Avanzava altera,
la diafana sposa
e nel suo lungo abbraccio
tutto spariva.
Non restavano che grige e distorte ombre
indefiniti contorni di un viso
che più non vedevo.
E in quel fosco bagliore,
in quegli attimi senza tempo
tutto fu inerte.

...Ed io...fui nocciolo senza frutto.

Appallottolati in angoli di mente
i pensieri smisero di rimbalzare
e udivo appena
come tuoni lontani
l'eco di parole che sapevano di sale.
Non chiese il permesso
ma in silenzio, sfacciata,
si insinuò fino in fondo
alla radura del cuore.
Credevo fosse la nebbia...
sciocca io,
che invano anelai
ad un soffio di vento.