D'accordo, notte!
Sei strana, notte, questa volta!
Prima, arrivi in sella ad un cavallo bianco,
sistemi come sempre il cielo a modo tuo,
mi accendi ad una ad una lune e stelle.
Poi? Che cosa mi combini, poi?
Mi levi il dolce sonno dei ricordi,
depenni a brutto muso nostalgie,
nell’antro chiudi gli echi dei ventanni,
mi metti il calendario sotto gli occhi,
la mente mia fai correre agli impegni,
il primo appuntamento è importante,
per ricordarmi che domani arriva…
Dimmi, cos’è che vuoi veramente?
Che un mago strabiliante io diventi
o faccia finta di non avere gli anni?
O, addirittura, che rinasca oggi?
D’accordo, vedrò di darmi un gran da fare
già subito, sorbito il mio caffè bollente,
e via, lungo affrettate strade di città
a ricontare banconote e fare i conti.
D’accordo, vedrò d’immergermi con cura
in questa realtà che non convince,
spianare tutta la fatica che mi attende
per stare al gioco e rendermi attuale.
Tranquilla! Prometto che ti obbedirò
buttando in fossa fino all’ultimo ricordo,
raschiando il cuore di antiche tenerezze,
tuffandomi domani nell’oggi senza indugi.
Ti giuro, allora, che passata l’alba
mi vestirò a puntino con l’abito più nuovo
ma adesso… sposta l’imbecille ombra
poiché le ore in cui ti voglio assente
son poche e tutte io desidero sfruttarle
e non spiarmi se ancora mi farò tentare
dal solito viaggio nel mio tempo andato,
dal battibecco dei suoni e dei colori.
*
Anno 2005
(Tratta da “Appena finirà di piovere” ‐ Global Press Italia 06/2010 ‐ Prefazione Angela Ambrosoli)