Da ballatoi alieni

La stanca estate
vorrebbe tramontare
nella noia albescente
di un deja vu ritorto. 
Le espressioni sguarnite
da ballatoi alieni
incartano la luce
‐lanciano guizzi poveri di vento.

Una musica sorda, va girando le schiene
verso geminidi di polvere

euforie raggrumite in cocci d’anime
siamo

dentro spigoli spenti
con insetti nei pugni
e ragnatele delle feste
che inerti ci finiscono
come gli amori
in fila, nel passato.