Da un canto a cappella
...un canto a cappella
da un coro di ragazzi, improvvisato,
in uno spazio limitato,
sorrisi che ancor più addolciscono le note,
dolci ed eleganti, i movimenti dei loro corpi
ad accordare ed esaltare, non senza brividi,
la semplice bellezza del respiro...quotidiano
...gratitudine, allora, dall’alba al crepuscolo che
conduce variegatamente al tramonto e poi
alla notte dove, chi ama, in genere, cerca le stelle
oltrepassando il buio.
Così, nel perché dell’esistenza
ho imparato ad amare, anche il buio,
che, di proposito, ci mostra le stelle.
Luce donano al cuore e cammino
alle nostre gambe...sempre.
Da un canto a cappella.
Luciano Capaldo