Danza d'Ombre

Sotto il manto della notte, tra sogni e sospiri,
Si snoda la danza d'ombre, misteriosa, tra i dirupi.
Chi sono i torturatori? Che cosa vogliono?
Segreti inchiostri nascosti tra le rughe dei giorni.

In un caleidoscopio di silenzi, nell'abisso dell'anima,
Ballano le domande senza risposte, come foglie in fuga.
Vogliono forse il riflesso di un tramonto ingannatore,
O l'eco lontana di un amore ormai smarrito nell'oltre.

Sono forse i guardiani dell'ombra, custodi di verità sotterrate,
O viandanti senza meta, perduti in un labirinto di incertezze.
In questa poesia senza confini, il tormento s'intreccia alla speranza,
E la luce sussurra segreti, nella penombra della conoscenza.

Il cuore umano, intricato mistero, suona la sua sinfonia,
Tra note di ambiguità, armonie dubbie, ritmi contraddittori.
Forse i torturatori sono solo spettri di un passato persistente,
O forse il futuro che bussa alle porte della coscienza.

Il dolore danza con la gioia, un duetto eterno,
E l'anima si perde tra i sentieri intricati della sua esistenza.
Così, nell'alba incerta di domani, tra l'ombra e la luce,
Rimane la danza d'ombre, senza fine, senza chiarezza.

Dedicata a coloro che cercano risposte nell'oscurità,
In bilico tra la realtà e l'illusione, tra la luce e l'ombra.
Nel mistero della vita, dove le domande sono senza fine,
La danza continua, e con essa il nostro eterno cercare.