Stanca volteggia
la bionda ballerina
di un vetusto carillon
su bigie note impolverate.
È la nostra canzone
di una vita
un po’ andata
da tutte le parti
come il cieco sguardo
della muta danzatrice.
Ovunque immagini,
quadri, libri,
cari ricordi
emergono
dal fuligginoso passato
che avanza
nella stanca
inesorabile danza.
24 settembre 2011
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