Dedicata a Jane Austen
Mia Cara Jane,
lontana dal mio tempo,
ma non dal sentimento e l’emozione,
non penso
la tua vita ti abbia dato
ciò che cercavi con il fiato e la ragione.
Non penso:
le eroine dei tuoi film
fatti con l’intuizione e l’ironia,
hanno alla fine vinto le battaglie,
placato l’animo coi desideri vinti
ma ciò non fu per te, amica mia.
Film:
non d’immagini di celluloide,
ma fatti di fantasia ed inchiostro,
scritti e poi da qualcuno realizzati.
Storie di donne che non eri tu
a cui l’amore, invece, fu negato.
Non tu, cui il tuo Thomas rinunciò
in quanto preda di un altro destino,
tu, le cui notti non rallegrò l’amore
ed il calore di un altro respiro.
La tua gioia, cara Jane, l’hai cercata
e l’hai trovata,
nei tuoi personaggi.
L’hai regalata a noi,
ricca di vita,
di quella che a te stessa fu proibita.
Non posso che abbracciarti, col pensiero
come la perla di una immensa collana
fatta di donne tutte come noi,
che han combattuto
i propri e gli altrui errori,
immerse in tanti tempi differenti
con un unico grande filo a unirle:
il tentativo di essere se stesse
e vive l’amore e la ragione,
cui intorno il mondo tenta di fermare
l’arte, l’ardore, la forza e la visione.