Predicavo parole d’amore,
gioivo,
soffrivo,
lenivo il dolore.
Dipingevo uomini soli
nel silenzio di un pensiero,
nel candore dell’essenza,
nelle ombre del mistero.
Provocavo sorrisi
e amarezze,
confondevo l’amore,
rubavo carezze.
Questa ero io
e forse lo sono ancora,
ma adesso vado via
senza geometrie
dal mio regno crepato
che si scolora.
5 luglio 2013
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