Del caffé
Del caffè mi ricordo
quando ero troppo piccolo
per avere caldo o freddo a casa con mia madre,
mi ricordo
l'aula della quinta elementare in Ottobre,
in cui era sempre primavera,
i piccoli bicchieri con il rossetto della maestra;
l'odore caldo
dal fornello elettrico
diceva che era momento di gioco,
di grandi avventure immaginarie,
Angelo o Roberto ,
cavalieri con scudi di cartone.
Del caffè mi ricordo
la mia casa al sesto piano,
dove il caffè con Elena
l'ho preso anche per gioco,
porto di mare, casa di tutti.
La Croce,
la montagna mia e di Lorenzo,
mi ricordo che non si dorme,
per stare insieme,
che era momento di parlare,
di grandi avventure interiori,
io e pubert uomini coi pantaloni corti.
Del caffè ho in mente la Toscana,
vino e caffè,
su una collina d'autunno e d'oro nel bicchiere.
Mi viene in mente la notte di ferragosto,
di profonde esplorazioni,
del mondo che ci palpita dentro,
e mi viene in mente quanto cuore avevo, quanto cuore ho.
Per molti amici, un caffè.