Specchi concavi,
ricoperti di schegge di sguardi,
assonnati in amorose disperazioni
svuotate negli occhi
da postumi di deludenti lacrime,
desolate in miserie dentro cui
vivono ataviche paure.
Eppur voglion conservar in sé
ancora mille magie di vaghezze,
armoniche e ferite,
a riflettere al mondo
fisiche vitalità intime e carnali.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo quasi 71n poet‐ambassador t.d.r.
23 giugno 2024
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