Destini

Bruciando candele di fango illumino una pietra,
che di un freddo strato sottile luccica,
come se di un destino beffardo dovesse insediarmi il cuore.
Di un trapano senza punta sento il rumore,
che di muro ormai piange il suo triste ricordo,
e tu che di polvere ti cospargi il viso,
danza alle stelle, e canta col sole.