Di varco o la notte che scivola

Di spazio è la tua voce
e del quanto non ho misura
è il taglio ripido di una stagione
di varco o la notte che scivola
dalle terrazze. Ci attraversa di luna
anche un arido strato 
da limare col fiato non detto
‐ ma tutto annuito nuovo in un verso
che dà le spalle al mondo
e toglie peso al mio peso. Io che leggo:
altro non so fare.