Dialoghi interiori

Appena sveglio,
davanti allo specchio
mi fisso dritto,
con gli occhi ancora mezzi chiusi
nella mia espressione sonnolenta,
a pensare anche oggi
come evitare di sprecare la vita
a gironzolare senza meta
in attesa che essa si spenga.
D'un tratto m'accorgo
che il mio sguardo diviene assente,
come se volesse portarmi lontano
senza farmene render conto,
quasi a impormi con bramosia
e senza alcuna pietà
la sterilità dei miei giorni,
quasi a dire al mio cuore:
"È inutile che tu
continui a battere
ancora così forte
nei tuoi ricordi allegri,
purtroppo non hai
mai capito niente
di questo mondo"
.
Cesare Moceo 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r