Dialogo con Morfeo

E se ti dicessi o Morfeo,
che di vivere sono stanco?
Agonia di un pianto che sempre scorre,
e tutto brucia al suo passaggio.
e se ti confessassi che questa sera
vorrei dormire profondamente
e non svegliarmi piu'?
Ma Morfeo tu leggi nei miei pensieri:
il tuo capo non piu' ritto
ma piegato, i tuoi occhi arrossati
gonfi di pianto,
le gote,prima rosse,
tutto ad un tratto imbiancate;
linee inequivocabili
che non sei d'accordo con me.
se io arbitrariamente scomparissi,
dove troveresti un uomo
a cui donare
sogni appaganti,unici ed esclusivi,
sonni ristoratori di ambasce??
un collage di incubi ricorrenti
e giocose fantasie?
Perdonami, o Morfeo,
la mia ora non e' ancora giunta.
I rintocchi di morte
ci sorprenderanno insieme
per condividere una uguale sorte.