Diletta notte

tutti gli oggetti intorno
sono rimasti muti
a contener la fronte
sul tuo amato petto.
riva, ti ho bisbigliato
calde carezze d’acqua:
stringhe nascevano
da labbra e vene
e pianti del tremare
di particelle libere.
sorsi brucianti le sorgenti
giù nei baci ‐ pieghe di destino
si sono arrese a una folle gioia.
nessun liquore che non sia nostro
dal sogno vivo porta al risveglio
come una nascita, e ripetuta.