Dispari
Mi sveglia il profumo del giorno
di cui non sarai protagonista
s'aggrappa alle narici
l'odore del caffè.
Calda di coperte
tocco la tua mancanza
con la mano, cammina
lungo il territorio di letto
assediato dalla forma piatta
dell'assenza.
Il sole divide la stanza
stesa dalla parte dell'ombra
guardo soldati di bottiglie vuote
sono stata questo ieri sera:
guerra alcolica di emotività e ricordi.
Scalza di certezze
mi alzo confusa e minore
giro il caffè al contrario
gira la ruota penso
anche in una vita bloccata.
Fuori il brulicare della gente m'ingoia
livida di sonno passeggio
stordita nell'umore
mi lascio travolgere
dalla velocità dell'esistenza:
rossetti rossi, barbe lunghe, hipster,
clochard, sorrisi di circostanza,
circostanze senza sorrisi, omosessuali,
transessuali, cuori immigrati, chiese,
braccia tatuate, smartphone, discoteche,
la pelle scura, i sudori freddi, gravidanze,
la rabbia del mare, le sigarette spente,
l'onda rossa dei semafori, il silenzio al centro.
Il cielo ferito di nero sanguina dubbi.
Spolmonando speranze, fumo, titubanze
sono un calzino spaiato
senza il mio opposto
vado al cinema da sola
stringendo in tasca due biglietti.