Diventai di me stessa il cantore

La luna busso' fuori
alla mia stanza,
era da tempo che non mi vedeva
alla finestra,
mi chiese se avessi perduto
la strada,
io le risposi che avevo perso
della vita
il senso e la rima.
Da allora, cercai dal mio dolore
di estrarre ancora amore,
per diventare di me stessa
il cantore,
quella che passa dalle ombre
al bagliore di una aurora
rosata,
con una canzone al cielo
sussurrata.
Cento canzoni,
cento poesie
non servirono a soffiar via
l'assenza,
la nostalgia
e quelle foglie di un autunno
arrivato troppo presto,
che rivestirono
il mio sguardo
anche nei pomeriggi
di agosto.
Divenni la voce spezzata
di un sogno d'amore
passato,
divenni il cantore
del mio soliloquio.