Donna
Donna dalle mani morbide,
inanellate,
dalle unghie rosso sangue
e il volto liscio come porcellana,
donna che costruisce,
che spezza le unghie chiare
e mescola colori coi pennelli;
donna che porta un velo nero in testa
e alla sinistra un anello,
ma non dorme con l’uomo della sua vita,
donna dalla variante infinita,
intrisa di passione e pace,
nata da donna,
destinata a fiorire
e pungersi con spine non sue.
Donna che volge lo sguardo al passato
e non sa costruire l’avvenire,
donna libera di tentare altre vie,
dagli occhi vivi nell’ovale pallido e fremente;
donna che usa la mente
e produce pensieri eterni,
che cercheranno nel tempo orecchi ed occh
i di ogni sesso ed età,
donna che non conosce la viltà della rinuncia,
donna che pronuncia la parola “amore”
come fosse un verso sacro della bibbia;
donna dalle carni scure e le labbra rosse,
donne percosse, battute, violentate,
donne dimenticate nelle stanze buie
a ricamare pensieri irrealizzati.
Donna dell’otto marzo,
gialla di gelosia, che ha il coraggio di fuggire via
dalle proprie viltà ,
donna che andrà lontano,
sia da sola che stringendo di un uomo la mano.
Donne tutte,
dall’immensa capacità di amare,
a cui il destino ha offerto il dono del creare,
nel grembo porterete con voi la specie
e la speranza della continuità di un mondo nuovo,
che avanza.