Dopo l'estasi d'un sogno

Da qualche casa uscivano rauchi passi
occhi sfondati dalla stanchezza
mentre l'alba alitava sui volti
prima di scrivere il giorno.
Battevano i denti tra i convulsi di nebbia
ed il fumo di sigaretta aggravava il
viola sulle labbra.
Per strada le auto partorivano i primi
rumori
e gli animali singhiozzavano al freddo
stropicciandosi il pelo sulla ghiaia
rintoccata dalla brina.
Era l'ora che la campana soffiava
le prime luci nel cielo
facendo tremare le scale di corse
gigantesche.
Capricci di bambino, giubbe abbottonate
in fretta.
Uno strascico di fiati in delirio
regalati al tempo,
un bersaglio da centrare dopo l'estasi
d'un sogno.