Dov'è il gentiluomo?
Dove si cela l'eleganza tra le ombre,
Tra le pieghe del tempo, tra gli sguardi sfuggenti?
Dov'è il gentiluomo, nella notte che inghiotte
I segreti di un mondo avvolto nel mistero?
Nel crepuscolo della civiltà sottile,
Dove danzano i ricordi d'epoche antiche,
Là risiede il gentiluomo, con passo distinto,
Sotto l'ala di un cielo intriso di melanconia.
Sulle strade di ciottoli levigati,
Tra gli archi di un'architettura decadente,
Il gentiluomo cammina, immerso in pensieri,
Il suo destino scritto in calligrafia elegante.
Nelle sale illuminate da candele danzanti,
Dove risuonano note di un pianoforte lontano,
Il gentiluomo si perde nei suoi sogni,
Un viaggiatore nel tempo, un'anima senza tempo.
Nel respiro di una poesia sussurrata dal vento,
Nell'ombra di un cappello a falde larghe,
Il gentiluomo si staglia, enigma avvolto,
Una figura sfuggente nella trama dell'esistenza.
Dove si cela il gentiluomo, tu chiedi?
Nel silenzio che avvolge la notte stellata,
Nel riverbero di una luce antica,
Lì, nel cuore dell'eternità, il gentiluomo dimora.