Poesia
Dov'io l'estremo
Pianura distesa
ti sono
perché mi scivoli
senza fine a posarti
dov’io l’estremo,
quel canto senza parole.
Un calice d’asola
a fasciarti dall’orlo,
e giù una pervinca
d’impronte d’acqua
persa, riversa.
Pianura distesa
ti sono
perché mi scivoli
senza fine a posarti
dov’io l’estremo,
quel canto senza parole.
Un calice d’asola
a fasciarti dall’orlo,
e giù una pervinca
d’impronte d’acqua
persa, riversa.