Due Cento trentacinque

Di notte ti bacio in sogno: le nostre labbra
litigano da due misure. Cresciute sulla stadera
di tanti mesi, si pesano ormai insonni.
Io sono una tara dalle belle maniere che
senza il netto del tuo cuore, si sporca facilmente
e cede al lusso di dirsi fiera con la bilancia in corto.
Di notte ti accarezzo cento volte e cento volte mi
ritraggo con la speranza che tu mi senta  e mi
dica folle al passo che ci attraversa come una
galassia spenta a cui qualcuno, un giorno,
appiccherà il fuoco giurando fosse la più
bella storia quella di chi si amava in sonno
per poi sfuggirsi in veglia. Perchè è di
notte che vengono meglio le vite , quando si
ha più coraggio che sotto il sole di dire
bianco il bianco e alla paura nero.