Dum spiro spero

Me ne vado, in questi giorni ognuno fotocopia dell'altro, con passo lento incontro a tanti fatui discorsi lasciati ascoltare tanto per far sentire qualcosa ai passanti, quasi fossero per Questi elemosine d'ironia. E sorrido in me al pensiero di quanta pochezza riempie il mio intuire in quelle vane parole, il loro significato sudicio, in uomini dispersi alla ricerca di se stessi. Benedico allora d'esser all'aria aperta, sotto il Cielo terso d'infamie, a credere e sognare il mio futuro d'intimi desideri. Così nei miei sospiri riaccendo la speranza.. Cesare Moceo destrierodoc @ Tutti i diritti riservati Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.