Dune
Al di là dei mari che navigo,
con gli occhi della coscienza e della memoria,
con lo sguardo della carne che chiama e raduna ogni sirena,
ogni deserto ed ogni inizio... ogni riva;
ogni duna.
Il pensiero è brezza alle vele,
alle curve del corpo e alla sua anima,
e il ristoro si fa sporgenza dolce, fatta di acqua e di sabbia fine,
una prominenza che sprigiona il profumo delle spezie e del sole.
Al di là dei mari che navigo avviso una terra,
ove leccare il miele del seno e della pelle,
una terra che canta il rito dei vortici e dell'impeto,
una terra che ti vuole sulla schiena e si dona.
Non ha controllo un timone impazzito,
il dominio è delle correnti
e a nulla serve sfuggire all'incanto della verità.
E' così bello naufragare,
addormentarsi e risvegliarsi vivi tra le dune.