E ancora i miei occhi restan pieni d'amore

Vi guardo, o mie dolci foglie,
nel diurno vagar
che al muggir del vento
rinfranca il mio taciturno stare,
mentre donate fragore al cuor pietoso
e cantate nenie d'allegrie agli uccellini
per i loro nidi ancora vuoti.
E tutto tace nell'anima impietrita,
così, pur intristite di voli,
ogni intorno riempite di vita
con ciò che la mente
pensar non riesce,
nel brillìo di fulgidi lampi
intenti a balenar nell'intimo grembo.
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Per Voi Cesare Moceo
da Cefalù al mondo
quasi 72n poet‐ambassador t.d.r.