E chiedere silenzio
Separo il giudizio dall'amore,
separo il mio dolore dal tuo cuore.
Mi avvicino al tepore della terra
in Primavera
con il mio tempo sulle spalle,
con i miei pensieri in decadenza
che attendono rime
per una nuova danza
dentro una poesia,
peregrinando sotto un cielo
all'imbrunire,
fermando la memoria
in un ricordo che vive
e chiedere silenzio
per tutte le parole
di oracoli sbagliati,
per tutti quei sogni
rimasti dentro i miei respiri,
per tutte quelle volte
che ho desiderato fuggire
e dimenticare l'infinito
che mi davi.