E così viene già un respiro gentile dall’Anima
Mentre s'adombrano le nuvole d’indaco
ed in me si tacita il sonno,
la mano rea giace sola in attesa.
S’è chiusa un’inaridita notte,
restando a cercare con la mente prona
l’incanto d’una puerile parola,
per seminare tra i rumori un po’ di luce.
La quiete desta un desiò cieco
ma l’uomo ha idee che cadono a pioggia,
come danze di foglie tremule,
si spandono sotto una volta silente.
Eppure come tanti pezzi di un mosaico,
i ricordi miei tutti si legano,
quando pare ammantarsi di chiaro il giorno.
Coi lamenti di civetta giocando,
screziata di sole e d’ombre ecco m’appare:
alle amiche della luna Lei sorride
e con le sue dita si tende come una tessitrice,
prima di levarsi da terra, l'Aurora.
E così viene già un respiro gentile dall'Anima.