E vorrei che le mie parole
divenissero finestre aperte
su lontani mondi
dove le esperienze vissute
fossero donate alla conoscenza.
Salite irte di vera vita,
a lasciare terrene orme,
percorse da intensi silenzi
e intimi conflitti,
a insegnare come
possa essere comunque un bene
subire mille umiliazioni,
nella gioia di sentirsi veri uomini
nella mente, nell'anima
e anche nelle vene,
così da riuscire a vivere
in pace con sé stessi.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo quasi 71n poet‐ambassador t.d.r.
25 maggio 2024
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