E dovrò sfogliarne ancora tante

Me ne sto seduto in disparte
in cerca d'una qualche
effimera frescura
e anche d'oneste moralità di vita.
Tengo tra le mani il libro
dei miei giorni andati,
sfogliandone apatico
le pagine dei dispetti ricevuti,
ancora intrise e sporche
della polvere acerba
d'antiche infamie
e di flaccidi giudizi,
fango cosparso da menti astruse
che hanno ordito le loro folli invidie.
.
Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r