È fuori il presente,
un legno bagnato dalla pioggia
si gonfia in movimenti millimetrici.
Il presente vorrebbe stendersi e assopirsi
come la termite nell'ambra,
così i miei arti crescono nel freddo
senza essere arti
‐senza che il vuoto possa
sottrarli al vuoto dell’assenza‐
batto, li libero dal ghiaccio
hanno anche il centro di cristallo
un male sfaccettato
quanto più è fermo
cose che appaiono non viste
il solco necessario del cuscino
la benda al fiato, e poi domani.
21 gennaio 2019
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