E il mio scrivere mi porta...oltre

Ignoranze,
piaceri che la mente invoca,
ansie dai contorni vaghi,
insopportabili,
scosse da impazienti spasmi
immersi nelle oscurità dei giorni,
ad allontanarci da noi stessi.
E sorrisi,
traditori del loro stesso vivere
scarlatto nei profondi silenzi,
a far voltar le spalle
a ciò che la misericordia
aveva donato.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo 70N poet‐ambassador t.d.r.