E invece sono costrizioni

Rido di me,
delle confidenze
che faccio a me stesso;
rido tanto,
fino a precipitare
in un sorta di trance malinconica,
rifinita di nostalgia.
E ne accetto i piaceri carnali
in arie di festa improvvise
a turbinare la mia essenza,
come se flussi d'ilarità
volessero prendermi l'anima
con allegrie confortevoli
di gaudia povertà,
a illudere d'assoluzioni
ogni mia colpa commessa.
Là mi taccio d'emozioni,
celando nelle parole non dette
il piacere distorto
di passionarie falene
che vorrebbero posarsi sul cuore.
.
Cesare Moceo 69N di Cefalù @ t.d.r