È la quiete
Valli lontane,
luna d’argento e lagna d’un cane.
Il venticello profumato di croco carezza il silenzio;
vagan le nuvolette spolverando la luna.
Nella cuna di querce e nell’orto assonnato l’incessante grillio.
È il silenzio.
Dorme il pollaio ricoperto di penne,
dormono le viuzze stanche,
dormono i campi di stoppie,
la casetta con le grate sull’aia dorme;
dormono i fiori, riposan le rose, le cose tacciono:
è la quiete.
Sonnecchia il paese e l’uomo riposa.
Ma qualcuno veglia,
posa il mento sul palmo e guarda,
contempla e pensa, pondera l’infinito.
1960