E non finisce qua il mio cielo

Storia personale

da scrivere

incubata nella schiettezza
a farmi riguadagnare il mio tempo

Attorniato da un'infinità di specchi

che riflettono momenti gai e bui
di un passato sin troppo recente

d'un tratto non vedo più la mia immagine riflessa

e un sentimento d'angoscia mi prende tutto d'un fiato

Lunghi affanni dal ritmo vivace e leggero
m'immergono in quel pensiero

aprendo le porte di una grande prateria

dove scorazzo con improvvisi salti nel vuoto

a planare sulle vallate d'un'esistenza

dove la quiete regna sovrana

immergendomi in ogni attimo di quella vita
e riesumando profumi sapori suoni e colori

E l'eco di voci e volti d'un tempo mi carpisce

risvegliandomi in un tumulto di emozioni vissute.

Felice d'accettarmi in quelle mie colpe
ritorno sovente alle fantasie natie

a esultare in questa mia passione
d'ardore virile per la gente

a interrogarmi in modo struggente
sulla mia lotta da uomo inerme

al contrasto interiore di pensare
di non essere obbligato al nulla

nel dramma di non comprendere appieno
la mia ansia di giustizia

vissuta per altro senza gli strumenti più idonei

generosità abortite d'ideologie astratte

furibonde

a portarmi su strade sconnesse

nel coinvolgimento del mio infantilismo
che non muore mai
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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