E scorrono così le ore.

E una di quelle mattine in cui rimango, nel mio sentirmi anima del purgatorio,con gli occhi fissi a guardare il mare e le sue alte onde, a scrollar la testa, nei miei silenzi a sminuzzare pensieri, e sospirare; e a immaginare desideri ardenti per il futuro, con il sorriso acerbo in viso, quel sorriso di chi non sorride più o quanto meno con l'espressione d'un ultimo sorriso disegnato a stampo sul volto rugato dalle angosce. E scorrono così le ore.