Questo continuo a non vedere:
natura che esplode
in erba, colori e acqua,
il brulicare sui prati,
in vortici di nenia
e bianca spuma.
E ora
il piede inciampa in solitudine
di inverno, appeso a ieri.
Spaventa
il numero che sale,
fosse onda il male.
Ma il mare siamo noi
fatti di vento,
fatica a non spirare.
A me
che torneremo ciuffi d'anime,
e popolo sui rami,
stormo
a premere l'asfalto liso
dell'epidermide.
17 marzo 2020
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Ogni età ha il suo fascino, a volte evidente e immediatamente afferrabile, a volte nascosto, accessibile solo attraverso l'abile lettura delle mappe tracciate dal tempo, come un tesoro da scovare nel profondo di un forziere custodito nell'anima.