È troppo tardi

 
Il cielo è annerito
sopra questo penoso ricordo di noi due
che abbiamo riempito moltissimi giorni
lungo il viale delle fiacche promesse.

Il tuo amore è solo marmo
e il bene e il male dentro di me
urlano ancora per salvare apparenze.
Mettiamo almeno coraggio in quest’addio!

Le nuvole portano grigie novelle
e sul tetto della mia testa
la morte s’aggrappa pesante
per ritardare l’arrivo.

Nella giusta bufera
che intorno si abbatte
è troppo tardi riavere
l’amore che ha diviso l’amore.

Guardando la pioggia che picchia
o la melma che accumula melma là presso il ciglio,
rimane in comune, oltre all’affanno,
girare di scatto le spalle

magari ammucchiando i nostri ricordi
ai sassi lavati dal fango,
alla nebbia che intanto scende,
alle foglie, ingiallite d’autunno.



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Anno di stesura 1969
Poesia pubblicata all’interno del romanzo “Viaggio in V classe” ‐ Edizioni Il Filo ‐ Prefazione di Pietro Zullino